Ricordo di Papa Francesco

Napoli, 22 aprile 2025

Quando Papa Francesco venne a Napoli, le suore di clausura chiesero ed ottennero un permesso speciale per incontrarlo. Il Cardinale Sepe concesse quindi una «libera uscita», che si rivelò fin troppo libera! Alle sorelle di due monasteri, quello delle Cappuccine detto delle Trentatrè e quelle di Santa Chiara, era stato consentito di assistere all’incontro con Bergoglio dalle postazioni sistemate sulla destra della navata: da lì avrebbero dovuto aspettare un cenno di Sepe per sfilare in silenzio e ordine davanti al Papa e porgergli il loro saluto. Ma di silenzio e ordine in clausura ce n’è fin troppo, e lo slancio vitale delle monache fu sincero, certamente anticonvenzionale e soprattutto inatteso. 

“Ricordo che durante la cerimonia religiosa, quel giorno in Cattedrale – dice il Presidente Sanfelice – il Papa era pressato dalle continue sollecitazioni dei fedeli giunti fin sull’Altare, con il Cardinale Sepe che pareva dovesse dirigere il traffico più che una recitazione salmodiale. Infatti, ricordo che noi Deputati della Deputazione della R. Cappella del Tesoro di San Gennaro sedevamo alla sinistra dell’Altare, anche noi circondati da coloro che desideravano vedere il Papa. Quando ad un tratto Papa Francesco per un attimo mi guardò, beh, io quell’attimo non l’ho più dimenticato”.

Te ne sei volato via Santo Padre, non prima però di averci dedicato il Tuo ultimo refrain, la Tua presenza, la Tua benedizione.